• La tutela del credito
 
Gennaio 12, 2018 wp_2375508

Variazione tasso di interesse legale dal 1° gennaio 2018

Con il D.M. del 13 dicembre 2017 – pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 dicembre – il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha triplicato la misura degli interessi legali che passano dallo 0,1% annuo, misura applicabile per l’anno 2017, allo 0,3% con effetto dal 1° gennaio 2018.
 
INTERESSI LEGALI – COSA SONO e COME SI CALCOLANO:
Gli interessi legali, a differenza di quelli moratori, sorgono in relazione all’utilizzo di capitale altrui e sono definiti “legali” perché riconosciuti dalla legge.
Un credito risulta  produttivo di interessi legali se:
– ha ad oggetto una somma di denaro;
– è liquido, cioè esattamente determinato del suo ammontare;
– è esigibile, cioè non sottoposto a termine o a condizione.
L’interesse è calcolato secondo una percentuale del capitale, detto tasso o saggio di interesse, determinato annualmente dalla legge (art.1284 cc).
Entro il 15 dicembre di ogni anno il MEF può cambiare il valore del tasso dell’anno successivo sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato durante l’anno.
Se entro tale data non viene fissata una nuova misura il saggio rimane invariato anche per l’anno successivo.
Il tasso di interesse legale è importante perché influisce su numerosi tipi di rapporti, ad esempio in materia di diritto del lavoro, in rapporto tra debitori/creditori o in ambito fiscale.
Nella singola contrattazione gli interessi superiori alla misura legale devono essere determinati per iscritto; altrimenti sono dovuti nella misura legale.
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